
IL GLORIOSO RITORNO DEL SIGNORE GESU' ALLA FINE DEI TEMPI SECONDO SAN PAOLO
Analisi di Martino Gerber e Giuliano Lattes,studiosi biblisti.
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San Paolo, nelle sue lettere ci parla dei tempi finali, dell' anti-cristo, del glorioso ritorno del Signore Gesù, e della risurrezione dei morti.
Quello che troviamo scritto nelle lettere paoline è l'insegnamento che davano gli Apostoli ai fedeli cristiani nei primi tempi,
quindi le lettere paoline hanno grande valore storico.
Vediamo che grande era l'attesa per il ritorno di Gesù e la realizzazione del Regno dei Cieli.
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1 TESSALONICESI: 4, 13-17
[13] Non vogliamo poi lasciarvi nell'ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza.
[14] Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui.
[15] Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti.
[16] Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo;
[17] quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore.
[18] Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
2TESSALONICESI: 2, 1-14
[1] Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui,
[2] di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente.
[3] Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione,
[4] colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.
[5] Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose?
[6] E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora.
[7] Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene.
[8] Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo,
[9] la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri,
[10] e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi.
[11] E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna
[12] e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità.
[13] Noi però dobbiamo rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza,
attraverso l'opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità,
[14] chiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
1 CORINZI: 15, 1-30
[1] Vi rendo noto, fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi,
[2] e dal quale anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui ve l'ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano!
[3] Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture,
[4] fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture,
[5] e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
[6] In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.
[7] Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.
[8] Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
[9] Io infatti sono l'infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.
[10] Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
[11] Pertanto, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
[12] Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti?
[13] Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato!
[14] Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede.
[15] Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono.
[16] Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto;
[17] ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.
[18] E anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti.
[19] Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini.
[20] Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti.
[21] Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti;
[22] e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo.
[23] Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo;
[24] poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza.
[25] Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.
[26] L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte,
[27] perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa.
[28] E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
[29] Altrimenti, che cosa farebbero quelli che vengono battezzati per i morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro?
[30] E perché noi ci esponiamo al pericolo continuamente?
1 CORINZI: 15, 51-55
51] Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati,
[52] in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati.
[53] È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità.
[54] Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
La morte è stata ingoiata per la vittoria.
[55] Dov'è, o morte, la tua vittoria?
Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?
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Citazioni Bibbia
http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM
http://sites.google.com/site/lesacrescritture/
http://sites.google.com/site/lesacrescritture/Home/il-glorioso-ritorno-del-signore-gesu-alla-fine-dei-tempi-secondo-san-paolo
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